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DERIVA
Le molecole erbicide applicate alle colture possono disperdersi nell'atmosfera. Questo fenomeno indesiderato può causare contaminazione ambientale e danni da fitotossicità alle colture sensibili limitrofe.
Per deriva si intende il movimento dell'erbicida nell'atmosfera dalla zona trattata verso un punto lontano da quello dell'applicazione, nel momento in cui viene operata la distribuzione. Si possono individuare tre tipi di deriva: 1) deriva da goccioline, 2) deriva da vapore, 3) deriva termica.
1) La deriva da goccioline è rappDISEGNO 1: la deriva è influenzata della velocità del vento e il diametro delle gocciolineresentata dalla perdita di prodotto sotto forma di goccioline al momento del trattamento. Durante l'irrorazione la caduta delle goccioline è influenzata dalla loro grandezza e dal vento (disegno 1) .La traiettoria delle gocce più pesanti è determinata dalla forza di gravità mentre le gocce piccole acquistano la velocità del vento e si dirigono in punti lontani dal bersaglio. Sono soggette al trasporto le gocce con diametro inferiore a 100 micron (1/10 di millimetro), la frazione di goccioline comprese fra 10 e 50 micron rappresenta la principale fonte di contaminazione perché sotto il diametro di 5 micron contengono poche molecole di erbicida (Disegno 2). In sintesi la deriva da goccioline che si realizza durante l'irrorazione è influenzata: a) dalla finezza delle goccioline, b) dal vento che influisce sulla distanza, c) dall'umidità che regola la vita della molecola. E' noto che tutta la bibliografia scientifica impone di nonDISEGNO 2-Deriva in funzione della velocità del vento e il diamtro delle goggioline trattare quando il vento supera la velocità di 5 Km/ora. I danni da deriva si notano nella zona sottovento adiacente al campo trattato e hanno un gradiente di distribuzione. I danni dipendono dalla quantità di prodotto che deriva e dalla sensibilità della pianta investita dalla deriva.
2) La deriva da vapore
è determinata dalla volatilizzazione del prodotto irrorato sulla vegetazione, l'erbicida passa dallo stato liquido allo stato gassoso. Il fenomeno è strettamente legato alle caratteristiche chimico-fisiche della molecola, il parametro più importante per determinare il grado di volatilizzazione degli erbicidi è quindi dato dalla tensione di vapore, che è una misura della tendenza alla volatilità di una molecola. La volatilizzazione è influenzata dalla temperatura dell'aria, dimensioni delle goccioline e dalla velocità del vento. Inoltre, occorre ricordare che le perdite per volatilizzazione sono difficilmente percepite durante la distribuzione dall'operatore. Ad esso si può porre rimedio effettuando i trattamenti nelle ore meno calde della giornata.
3) La deriva termica è provocata da correnti ascensionali. La corrente ascensionale si crea quando il sole riscalda l'aria a contatto del suolo o delle piante erbacee creando così una corrente di aria verticale che al momento dell'irrorazione trasporta verso l'alto le goccioline più piccole che non si depositano sulla vegetazione. Giunte ad una certa altezza il flusso verticale si smorza e DISEGNO 3: schema della deriva termicasi innesca un trasporto orizzontale fino a quando l'erbicida non è riportato verso il basso da una corrente discendente o da gocce di pioggia (Disegno 3). In questo caso il danno non presenta un gradiente ma si può manifestare uniformemente su ampie superficie anche centinaia di metri da quella di distribuzione. Questa deriva si produce tipicamente nei fondo valle in giornate soleggiate e quando si tratta al mattino. I trattamenti al mattino sono più pericolosi in quanto nelle prime ore del giorno si verifica l'inversione termica da irraggiamento. Al mattino, con il sorgere del sole, l'aria a terra si riscalda e lentamente si crea una corrente ascensionale che si attenua nel corso della giornata. Va precisato che le tre tipologie di deriva si possono combinare.

Dr Agr Stefano Somma

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